Salento Salento,

ricordi quando 20 anni fa eri un posto brullo, tipo pieno di paesini e paesotti, e di buono ci fornivi le friselle e poco altro? Ecco, mi stavi più simpatico.

Quest’anno sono stato in Salento per necessità, più che altro. Il pupo è piccolo, e volevamo che anche gli zii e nonni potessero raggiungerlo.

Cosa ho constatato:

  1. Girando per Galatina, un ragazzo del posto che diceva “la pizzica era una cosa da vecchi e da contadini analfabeti, ora è figa. e ci ha rotto il cazzo”
  2. Le sagre sono tutte uguali. Tutte lo stesso pattern. Tutte con il tipo che fa le treccine. Tutte con il tipo che vende gli occhiali fighi. Tutte con il gruppo sfigato che fa pizzica su un palco enorme. Tutte con un sacco di gente che si guarda in giro chiedendosi “ma che cazzo ci sto a fare qui io, che vivo così bene a Livigno”?
  3. I prezzi. Diciamo che sono una via di mezzo tra la Sardegna di Berlusconi dei bei tempi e Oslo.
  4. L’accuratezza dei bed and breakfast, delle pensioni, e via dicendo. Letti sfondati, Eurospin dietro ogni angolo, e simpatia dei gestori che è simile a quella di un medico che ti dice “vedi che stai per morire, ma fortunatamente mio cognato ha un’agenzia funebre e quindi ti può fare un buono sconto sul servizio”.
  5. Il cibo. Perchè non togliere i noccioli dalle olive? Inizio a credere che esista una convenzione tra il businessman salentino (solitamente un palazzinaro ex zotico) e l’unione dentisti provincia di Lecce. Tolto quello, il cibo salentino fa cagare. Fatta eccezione per i rustici, che mi hanno sfamato per una settimana (l’unica cosa che costa poco).
  6. Il vino. Il vino fa cagare. Un litro di vino due euro e 50. Un bicchiere di birra da 30 cl, 5 euro. Ma vi siete bevuti il cervello?
  7. La festa della Taranta è una sagra, ma moltiplicata per 10. E con più ascelle non depilate.
  8. Il mare. Consiglio: siete mai stati a Marina di Pulsano? No? Andateci. Costa un decimo. A Torre dell’Orso si può camminare in comodi vialetti larghi 15 centimetri in spiagge libere. “Eh ma sei un povero”. Ok, allora vai ad un lido. 50 euro al giorno cosa vuoi che siano? PS: le alghe non vengono MAI rimosse da nessuna spiaggia.
  9. Gallipoli. Beh, Gallipoli è il top. Fa così schifo che in confronto Ibiza sembra Firenze, Lloret de Mar sembra Parigi.

Salento, stai diventando troppo autoreferenziale. Collasserai, perchè sei un prodotto, una bella scatola, ma disorganizzata.

E ora scusate, ma vado ad organizzare il mio nuovo gruppo itinerante di pizzica per l’estate 2017. Per quella data, Ettore potrà andare in giro alla folla col piattino in mano.

Dintu a lu sa a liento, lu sole lu mare e lu ientu.

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