La dedico a chi ha perso, o sta perdendo il proprio lavoro.

Questa canzone fa venire i brividi, e mi fa pensare a mia madre, che è andata a fare i servizi in casa, quando ha perso il suo lavoro, nel 1999.
600milalire/mese, fitto, debiti, 2 figli e marito invalido. No, non avevamo il televisore lcd in casa. E nel 1999 non avevamo neanche il computer.

Ma nel 2000 disse “ok” a Infostrada Tempozero. Internet illimitato. Ero uno dei pochi fortunati. E ora ci tiro a campare, grazie a quell’infostrada tempozero. Il computer era quello del mio amico Nicola. 150 mila lire

Sorrideva sempre. Piangeva, per gli innumerevoli problemi, ma non l’ho mai vista piangere. Le avrei voluto offrire una cena, per ringraziarla. Troppo tardi.
Se avete perso il vostro lavoro: cercatene un altro. E se non trovate quello dei vostri sogni, non fermatevi. È un lavoro del cazzo, serve solo a campare. Non abbiate i paraocchi.

E pensate a mia madre.

Il frame di youtube qui sotto è una rosa bianca. Come mia madre, Rosa.

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