“mentre scongelo tonno in scatole, nel microonde d’or”.

Mai verso fu più azzeccato. Questo che sto per scrivere non è un articolo sentimental-popolare, ma la mera descrizione di cosa fa, giornalmente, un ragazzo (?) di 31 anni che vive da solo, lavora da solo, suona ogni tanto e da 5 mesi si trova catapultato in un mondo totalmente nuovo.

Iniziamo

1. Cibo

Il single tipo non mangia moltissimo. O meglio, mangia quando si ricorda di mangiare. In 5 mesi avrò cucinato 5 volte, di cui 2 per le sciagurate che ho potuto invitare a casa.
E ci si ritrova in una marea di piatti pronti, scatolette, insalate pronte, focacce pronte, piatti surgelati e via dicendo. Per il single tipo, l’invito a cena è un evento visto con commozione, un pochino come il pranzo di natale (che comunque non fa parte delle mie features). Vedere qualcuno che ha cucinato per te ti emoziona. Quindi tolti questi rari eventi cuilinari, ci si barcamena. Frigo vuoto, se non per latte e cereali, una cassa di acqua che ti dura un mese (stai a casa solo di notte, vorrei vedere) e pizze notturne/spese presso il salumiere che sulle tue disgrazie ha acquistato il SUV della Porsche. Ma andiamo avanti…

2. Casa

La casa diventa un posto strano. Mentre prima era il tuo regno, il regno di serate passate a scofanare cibo, a vedere film, a passare lunghe serate invernali, ora è diventata una specie di lavanderia con annesso letto. Inizialmente si pensa “eddai, ora mignotte ogni notte, ora faccio un macello, amici, droga, cibi etnici”. Ma in realtà poi diventa questo. E allora ti ci ritrovi a guardarla, con un pochino di tristezza, promettendole ogni giorno di comprarle un mobiletto nuovo, di darle una ripulita, di passarci un pochino di tempo. Quell’appartamento in Via Toma 12/b sta ancora aspettando…

3. Lavoro

Sono un freelance, ammetto di essere un caso particolare. Non avendo più nessuno che ti batte il tempo e i ritmi di una persona normale, puoi trovarti a lavorare dalle 9 di mattina fino alle 9 di sera, o indifferentemente dalla 11.30 fino alle 3 di notte. O anche dalle 11.30 alle 11.45. Il bello e il brutto della libertà.

La domenica e il sabato non esistono più (il vero single vive il suo apice sociale il martedì notte di solito), e solitamente affoghi negli impegni lavorativi il senso di colpa che hai accumulato il martedì mattina, svegliandoti alle 11.

4. Amici

Qui c’è da fare una menzione particolare. Gli amici di sempre ci sono sempre. Ma spesso hanno da fare cose che vorresti evitare come la peste. Si, ci esci, magari trovi la donna della tua vita, ma questo succede nell’un per cento dei casi. Quindi inizi a creare una sorta di contenitore multiforme di persone che compaiono verso le 23 e alle 3 scompaiono per ricomparire il giorno successivo. Non so neanche se queste persone esistano sul serio, ma di certo ti fanno capire quanto è variegata l’umanità. Nota di colore: aumento del 250% delle AMICIZIE femminili (brutti porci, ho detto amicizie). E si prosegue con…

5. Donne

Un single recente si ritrova ribaltato in un 2013 strano. Eri abituato a Santa Rita, e ti trovi davanti Sharon Stone (almeno con le intenzioni, se avessi di fronte Sharon Stone non sarei qui a scriver cazzate).
Ti barcameni dalla Miranda alla Sex and the city a quella che ha appena lasciato il suo lui, a quella che necessita di consulenza psichiatrica seria, a quella che sembra interessata MA tiene le dovute distanze (e non sempre sono single), fino a giungere alla cozza patella certificata. Aumenta il contenuto del “cassetto  proibito” (quel posto pericolosissimo dove vanno a finire orecchini, bracciali, ferri da stiro, matite, ombretti, attestati di morte e tutto quello che riescono a lasciarti in macchina o sul letto). E ci sono momenti in cui ti senti Tony Manero a momenti in cui ti senti il Giovane Werther, ma in versione semi marocchina. Diciamo che non ci si annoia mai.

6. Fare la spesa

Diventa un atto inevitabile. Fazzoletti, tovaglioli, carta igienica, detersivo per i piatti (che mi chiedo ancora oggi “ma chi lo usa, se a casa non ci mangio mai”), ammorbidente. Tutte cose che una persona normale tende ad immaginare autorigeneranti. E no signori, così non è. Quando finisce la carta igienica, e sei single, sono cacchi amari. Quindi ti ritrovi in quel centro commerciale del quale prima eri il re ad aggirarti furtivo come un ladro, pochi secondi, sbattendosene del prezzo e delle offerte, agli orari più improponibili.
Una domenica pomeriggio ci ho trovato una mia ex prof, single incallita, 70enne oramai.
Sono scappato. Ho avuto paura di diventare come lei!!

7. Vizi

Ricominci a fumare. Ricominci a bere. Ricominci a farti le canne. Ricominci a fare le 4 di notte.
Insomma torni un idiota. Ma questa idiozia ti aiuta sui punti 3 4 e 5.

8. Musica

Inizi a suonare con qualsiasi gruppo, anche i ragazzini del liceo di Vattelappesca, perchè senti la necessità di impegnarti le serate in qualche maniera e magari di fare qualche esperienza. Ma è di enorme aiuto, quasi una socializzazione forzata che ti mette al centro di una cosa che tu, avendo 31 anni e dovendo sopravvivere col tuo lavoro serio, NON dovresti assolutamente fare. Ma la musica è quasi accorpabile al punto 7.

Domenica, 14.40, nel mio ufficio. Ho mangiato un panino. Comprato alla stazione. Avevo finito le cartine e ho approfittato anche per mangiare il mio “pranzo domenicale”. Mare, neanche l’ombra (a mare da soli è come andare ad una serata single: agghiacciante).

E ricordate, si nasce single, ci si accoppia, e si muore single, almeno nella propria testa.

L’amore dura per tutta la vita. A meno che non si scelga di cambiare vita!

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