Bello sto brano, me lo ha fatto scoprire il mio vecchio amico Gigi.

In questo posto avrete risposta a una serie di domande che sicuramente non vi siete posti, perchè giustamente che ve ne fotte. Ma vi rispondo lo stesso.

1) Perchè sei ingrassato? Ma hai anche perso dei capelli!

Eh. Perchè non posso mangiare tutta la verdura cruda che vorrei. O meglio posso, ma colei con la quale mangio non può. Per i capelli, Minoxidil, e ve la metto in quel posto. Tiè.

2) I Wonders vanno a Liverpool a suonare al cavern ma vediamo che tu non ci sarai. Ma sei matto?

No, non sono matto, ma in quei giorni di agosto sarò molto indaffarato.

3) Perchè non hai il passaporto?

Perchè a breve potrò farne 5 al costo di uno, passaporto di gruppo, mica so scemo!

4) A che servono le barre che hai sull’auto? Non le hai mai usate!

Giusto. Ma a breve arriverà il box, che sarà montato in pianta stabile.

Ma la domanda più giusta di tutte è: ma che diavolo stai dicendo?

Vi sto dicendo che sto allontanando il giorno in cui sarò libero dai figli, divenuti ormai grandi.
Stiamo abbandonando per sempre il silenzio.
Non avremo più spazio per dare passaggi.

Vi sto dicendo che l’amore ha vinto di nuovo, e la paura ha perso.

Marika diverrà di nuovo mamma, Ettore e Leda avranno un nuovo amico/a, e a me il cuore esploderà, di nuovo.

PS: una sola preghiera, a tutti. Noi siamo gli stessi. Del 2003, del 2013. Facciamo gli zingari, ci avrete visto coi bimbi accuditi da sconosciuti sotto il palco, addormentati su una sedia, li avrete visti mangiare toast a mezzanotte e mezza, felici.

Per piacere:
Non cambiate di una virgola.
Dateci una mano, non compatiteci.
Siate tolleranti sugli orari. Noi ci saremo, sempre e comunque.
Non è facile, avere 3 figli, soprattutto a 34 anni appena compiuti. Ma cercheremo di non farvelo mai pesare, promesso.
Casa nostra è casa vostra. Ci dobbiamo solo stringere.


E ora un piccolo spoiler, non sappiamo se sarà maschio o femmina, ma ve lo dico lo stesso.

Ettore e Leda non hanno più i nonni. Per umanizzarli, ho detto che hanno si due nonni, ma che vivono su una stellina. Che li guardano. Che per accarezzarli, usano la brezza leggera sui loro visi.

I nonni sulla stellina, Enzo e Rosa.

Marika mi ha fatto scoprire questa canzone meravigliosa. Del chitarrista dei Genesis. Sottovalutatissimo. E canzone sconosciuta.

Se sarà un lui, avrà il nome della stellina dove ora vivono i suoi nonni. Lo avranno mandato loro sulla terra, per Ettore e Leda.

La canzone finisce con uno dei più bei versi della musica prog.

He who knows love, know who you are

Chi conosce l’amore, sa chi sei.

Sirio, la stella più brillante del cielo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *